domenica 31 maggio 2009

L'arbitrato nella composizione delle trust disputes: un valore aggiunto

Nella pagina eBook ed eMeroteca, l'articolo scritto da Giorgio Bernini dal titolo: "L'arbitrato nella composizione delle trust disputes: un valore aggiunto", pubblicato su "Notariato, n. 5/2009".



Il ricorso all’arbitrato nella implementazione di un trust può essere previsto tramite patti compromissori ad hoc, predisposti dal costituente, con effetti suscettibili di estensione a soggetti non firmatari del patto originario, tra cui potenziali beneficiari non identificabili, e al limite neppure esistenti, all’atto del perfezionamento del trust. Assieme al compito di comporre eventuali contenziosi (trust disputes), ai nominandi arbitri competerà il ruolo di soggetti terzi indipendenti con funzioni di ausilio nell’interpretazione e messa in opera della volontà del costituente come espressa nella regolamentazione del trust (trust deed).
Nel contesto di questo ruolo agli arbitri potrà essere affidato il potere di integrare la volontà delle parti nella veste di arbitratori ex art. 1349 c.c., così contribuendo, ove del caso, alla rinegoziazione in buona fede del trust deed ad opera delle parti stesse.

Questo il sommario:
1. Il trust quale prodotto della evoluzione di un corpo di diritto casistico sviluppatosi in Inghilterra ad opera delle Corti della Cancelleria (Chancery Courts); 2. Opportunità del ricorso all’arbitrato e alla conciliazione/mediazione con riferimento a conflitti correlati al trust; 3. Compatibilità tra accordo arbitrale e principi su cui si incardina la disciplina del trust; 4. La clausola compromissoria contenuta nel trust testamentario; 5. Tipologia delle trust disputes; 6. Estensione degli effetti della clausola compromissoria: raffronto con le fattispecie elencate dall’art. 8, c. 2 della Convenzione dell’Aja; 7. Esperienze comparatistiche nell’estensione degli effetti della clausola compromissoria ai non firmatari: la situazione italiana; 8. Necessaria presenza nel contesto del trust di un soggetto terzo indipendente con funzioni di ausilio nella interpretazione e messa in opera della volontà del costituente; 9. Ruolo dell’arbitro nell’esercizio di una funzione di monitoraggio e salvaguardia delle aspettative di potenziali beneficiari del trust; 10. La Convenzione dell’Aja, i conflitti di legge e il foro di competenza: una necessaria combinazione di fonti normative internazionali e nazionali; 11. La domiciliazione del trust: legge applicabile e foro di competenza; 12. Possibili disarmonie e contrasti tra la Convenzione dell’Aja e le Convenzioni internazionali in tema di conflitti di legge e giurisdizione; 13. Riconoscimento ed esecuzione dei lodi arbitrali emessi a conclusione di trust disputes: lo status del lodo estero; 14. Ricaduta a cascata degli effetti della legge applicabile; 15. Il valore aggiunto del binomio trust-arbitrato: necessità di potenziare l’impiego combinato dei due istituti legittimandone il fondamento giuridico al fine di consentirne la incontroversa messa in opera
Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...